Robert Campin - Madonna col Bambino (1440 circa) National Gallery, Londra |
La pittura fiamminga è una scuola pittorica nata nel Quattrocento nelle ricche Fiandre grazie a Jan van Eyck, caratterizzata in particolare dall'uso dei colori ad olio e da una grande attenzione alla resa dei dettagli.
Caposcuola del movimento fiammingo fu Jan Van Eyck (1390-1441), attivo negli stessi anni in cui operava a Firenze Masaccio.
- In questo modo l'occhio dello spettatore non riesce a concentrarsi su un punto preciso della composizione, ma è costretto a spostarsi da un punto all'altro del dipinto.
Ritratto dei coniugi Arnolfini (video
I soggetti della pittura fiamminga sono estremamente vari, rappresentati con grande cura, avvolti in una luce calda e avvolgente di cui terranno conto molti artisti italiani.
Spesso essi celano precisi significati simbolici, come quelli legati al matrimonio (candela, cane) raffigurati nei Coniugi Arnolfini di Van Eyck (vedi video sopra).
La figura umana non riveste un ruolo prevalente rispetto al resto della composizione: fiori, piante, animali, oggetti, persone, tutto è posto sullo stesso piano perché tutto è degno di essere rappresentato.
Fondamentale è anche il ruolo assegnato alla luce e agli effetti che essa produce sui singoli oggetti.
Alla stessa generazione di Jan appartiene anche il cosiddetto "Maestro di Flémalle", autore del Trittico dell'Annunciazione.
L'episodio sacro è qui interpretato come un avvenimento quotidiano, ambientato in un interno borghese. I personaggi sono monumentali, definiti con una linea precisa e valorizzati da una luce tagliente.
All'arte di questo maestro, così come a quella di Van Eyck, si rifà il più giovane Rogier Van der Weyden. Dal primo, in particolare, egli riprende l'umanità dei personaggi, mentre dal secondo l'attenzione prevalente per la figura umana e i suoi sentimenti.
- Queste caratteristiche si ritrovano ad esempio nella Deposizione di Cristo (1435), dove il dramma sacro è analizzato in tutte le sue pieghe.
L'assenza dello sfondo paesaggistico a favore di un neutro fondo oro permette di concentrare l'attenzione sulla scena dipinta, mentre le tinte fredde, accostate in maniera raffinata, accentuano l'impressione di compostezza.
Il gusto tipicamente nordico per le composizioni affollate di oggetti e personaggi continua anche nell'arte fiamminga del Cinquecento, soprattutto nelle opere di Pieter Bruegel (Giochi di fanciulli, Proverbi fiamminghi) e Hieronymus Bosch (Giudizio Universale, Trittico col Giardino delle Delizie).
In quest'epoca si assiste anche alla diffusione del genere ritrattistico già praticato con successo nel secolo precedente da Van Eyck (Uomo dal garofano, Margaretha).
Questo interesse per il ritratto deriva dall'Italia, con la quale i Paesi fiamminghi erano in stretti rapporti commerciali.
- Celebri autori di ritratti furono, in particolare, Metsys (Il cambiavalute), Holbein (Erasmo da Rotterdam) e Dürer (Ritratto di veneziana).
Articolo costruito con l'uso di più fonti:
- alcune info sono tratte dalla pagina ufficiale su Wikipedia della Pittura Fiamminga.
- il video sulla pittura Fiamminga è tratto dal canale Youtube Start.
- il video sul ritratto dei coniugi Arnolfini è tratto dal canale Youtube della Mondadori Education.
- infine, altre info, sono state tratte dall'Atlarte (Atlante di Storia dell'Arte) della DeAgostini del 2004
- la foto del quadro di Robert Campin è tratta dalla pagina ufficiale su Wikipedia dedicata alla Pittura Fiamminga.
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