Immortalati una volta, scolpiscono caratteristiche umane (la sagacia, la timidezza, l'intraprendenza) per l'eternità: è la magia dei ritratti di Antonello da Messina per una mostra dove, a parte il celebre "uomo" londinese, ci sono praticamente tutti i capolavori del maestro quattrocentesco, tra i primi sperimentatori dell'utilizzo della pittura ad olio.
Non solo i volti (la nota e sconvolgente, per luminosità e intensità, Annunciata, prima annunciazione dipinta senza angelo), ma anche le opere sacre, con quell'eccellente cura per i dettagli, pari solo ai fiamminghi. Imperdibile.
Fonte: mostra che ha incantato Matteo Cruccu (Spettacoli) - recensione tratta da 7, allegato al Corriere Della Sera del 7/03/19
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