Nell'area archeologica di Pompei dove, come scriveva Théophile Gautier, solo «due passi separano vita antica dalla vita moderna», il classicismo della Roma imperiale e la contemporaneità di Igor Mitoraj (Oederan, 1944 - Parigi, 2014) dialogano con rispetto e armonia nella straordinaria esposizione aperta al pubblico fino all'8 gennaio 2017.
Trenta monumentali sculture in bronzo, collocate con maestria in diversi settori degli scavi: Dedalo domina la terrazza del Tempio dì Venere, con lo sguardo rivolto verso la Penisola Sorrentina; il Centauro svetta su un basamento al centro del Foro; il Centurione ha trovato riparo nelle Terme Stabiane, mentre l'ikaro alato è planato sulle mura, da poco restaurate, del Foro triangolare.
Eroi e divinità mitologiche che popolano le strade e le piazze dell'antica città sepolta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C., emergendo come sogni dalle rovine. Quasi a voler testimoniare il valore profondo della classicità nella cultura contemporanea.
Fonte: un articolo di Giuliano Papalini su La Freccia, settembre 2016
La redazione di Acculturarsi consiglia: Igor Mitoraj. Sculture 1983-2005. Opere scelte Venezia. Catalogo della mostra
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