Un ricamo con le sfumature del marmo: il broccatello giallo, il grigio della Montagnola, il verde di Crevole.
Cinquantasei tarsie per raccontare attraverso i secoli – dal Trecento fino all’Ottocento – la storia della salvezza dell’uomo e il cammino verso la sapienza.
Giorgio Vasari lo definì il: “più bello et al più grande e magnifico pavimento che mai fusse stato fatto….”.
Un vero capolavoro realizzato con le tecniche del graffito e del commesso, che purtroppo, per ragioni di conservazione, è tenuto per lo più coperto.
Fino al 27 agosto, la Cattedrale di Siena scopre il suo straordinario pavimento, unico, non solo per la tecnica, ma anche per l’iconografia e il messaggio delle figurazioni.
Per info: http://www.operaduomo.siena.it
Sintesi dell’articolo di Olga Mugnaini – Fonte: La Nazione, 17 agosto 2014
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