"Sono stufo anche di sentir dire che l'Italia non conta nulla".
E' una delle frasi apodittiche che Aldo Cazzullo pronuncia nel suo "L'Italia s'è ridesta", una raccolta rielaborata dei viaggi e reportage in 15 città italiane, pubblicati sul Corriere della Sera.
Quindici pezzi d'Italia etichettati con un aggettivo, come si fa con i membri di un'Accademia prestigiosa.
Dalla Torino di "Grom e Gram", al secolo Federico Grom, fondatore dell'unico marchio di gelato che mette la filosofia nei coni, e Massimo Gramellini, giornalista e scrittore di successo; a Firenze, definita "la vera capitale, la più italiana delle città perché ci ha dato una lingua, una letteratura, una filosofia politica, un metodo scientifico".
C'è spazio per tutte nell'atlante di Cazzullo: dalla scandalosa Parma all'inorgoglita Napoli, dalla smarrita Bologna alla risorta Genova.
Una delle cartoline più indovinate è quella da Siena, che ha paura di perdere il babbo Monte.
L'Italia s'è ridesta (Mondadori) di Aldo Cazzullo
Recensione tratta da La Nazione, 23/12/12
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