Un dispositivo antisismico di nuova concezione e di comprovata efficacia, realizzato dall'Enea, tutelerà i Bronzi di Riace anche se un terremoto di grande intensità dovesse colpire Reggio Calabria.
Interamente risanati, i due capolavori dell'arte greca torneranno entro metà Maggio a Palazzo Piacentini, sede del Museo Archeologico Nazionale, allestiti in una nuova sala climatizzata che ne aprirà il percorso espositivo.
Gerardo De Canio, ideatore del dispositivo antisismico da detto: "Ci siamo occupati dei Bronzi come se si fosse trattato di preservare due vite umane".
Costruito da blocchi di marmo di Carrara sovrapposti, che nelle superfici interne hanno scavate (in modo speculare) quattro calotte concave, dove sono collocate altrettante sfere, anch'esse di marmo, che svolgono la funzione antisismica.
Ristrutturazione strutturale anche per l'intero edificio (grazie ai finanziamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia).
Le due statue saranno allestite in una sala in cui si accederà mediante un passaggio-filtro; i visitatori saranno "lavati" con getti d'aria per evitare che gli elementi inquinanti li mettano in pericolo.
Articolo tratto da: Corriere della Sera - 24 Marzo 2011
Interamente risanati, i due capolavori dell'arte greca torneranno entro metà Maggio a Palazzo Piacentini, sede del Museo Archeologico Nazionale, allestiti in una nuova sala climatizzata che ne aprirà il percorso espositivo.
Gerardo De Canio, ideatore del dispositivo antisismico da detto: "Ci siamo occupati dei Bronzi come se si fosse trattato di preservare due vite umane".
Costruito da blocchi di marmo di Carrara sovrapposti, che nelle superfici interne hanno scavate (in modo speculare) quattro calotte concave, dove sono collocate altrettante sfere, anch'esse di marmo, che svolgono la funzione antisismica.
Ristrutturazione strutturale anche per l'intero edificio (grazie ai finanziamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia).
Le due statue saranno allestite in una sala in cui si accederà mediante un passaggio-filtro; i visitatori saranno "lavati" con getti d'aria per evitare che gli elementi inquinanti li mettano in pericolo.
Articolo tratto da: Corriere della Sera - 24 Marzo 2011
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