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L'origine della vita: dai ghiacci una risposta


Come si è formata la vita sulla Terra?

È un enigma che gli scienziati non sono ancora riusciti a risolvere. In compenso, uno studio recente potrebbe dare una risposta definitiva a come NON si è formata. E lancia un allarme...
....l'aumento della temperatura globale della Terra potrebbe liberare batteri intrappolati nel ghiaccio da milioni di anni.
Kay Bidle, della State University (New Jersey, Usa), e il suo staff hanno scoperto che i micro organismi intrappolati nei ghiacci polari possono essere scongelati e riportati in vita. Ma solo i più "giovani", ossia quelli estratti da carotaggi in strati di ghiaccio relativamente recenti (100.000 anni). Mentre per i più vecchi, estratti da strati che si sono formati in un ordine di tempo di milioni di anni (fino a 8), l'attività cellulare è compromessa dal Dna danneggiato.

Una coltura di batteri Deinococcus radiodurans. Questi batteri, detti "estremofili", sopravvivono ad altissimi livelli di radiazioni e temperature e ad altre condizioni estreme. Possono persino riparare il loro Dna. Ma questo basta a garantire loro la sopravvivenza in un viaggio di milioni di anni attraverso il cosmo?

Uccisi dalle radiazioni. Lo studio ha evidenziato come il deterioramento si manifesti in maniera esponenziale rispetto alla datazione presunta (è come se ogni milione di anni circa il Dna si spezzasse) e propone una interessante ipotesi. Secondo Bidle la causa più probabile di del danno profondo al Dna potrebbe essere l'azione delle radiazione cosmiche in un periodo in cui la Terra ne più era esposta. Se questo fosse dimostrato, la scoperta metterebbe in dubbio l'ipotesi della panspermia (secondo cui la vita sarebbe arrivata sulla Terra sotto forma di micro organismi trasportati dagli asteroidi), perché il cosmo è saturo di radiazioni ed è improbabile che micro organismi abbiano potuto attraversarlo senza esserne distrutti.

Surgelati pericolosi? Fino a oggi gli scienziati non sapevano con certezza se i batteri intrappolati nei ghiacci polari potessero essere riportati in vita: non erano nemmeno certi di trovarne, nei ghiacci più vecchi. Alla luce degli studi di Bidle, la comunità scientifica si chiede ora se il Dna di micro organismi "surgelati" in epoche lontane (anche se relativamente recenti in relazione alle ere geologiche) non possa essere liberato negli oceani a causa dello scioglimento dei ghiacci, mescolandosi a quello di specie moderne e mutandolo.

Fonte: notizia tratta dal sito Focus
Foto di: Kenyai

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