Lo sapevi che all’ospedale di Liegi, in Belgio, in dodici anni più di 4.300 pazienti sono stati operati sotto ipnosi?
Fantastico. Alcuni giorni fa ho ripreso in mano una vecchia rivista e quando ho letto l’articolo stentavo a crederci, poi leggendolo meglio, ho trovato un riferimento all’ipnosi detta “Eriksoniana”, dal nome del suo inventore, il grande psichiatra americano Milton Erikson.
Allora mi sono detto: possibile, anzi, possibilissimo. Devi sapere che Erikson è stato il più grande ipno-terapeuta esistito al mondo, ed era famoso perché riusciva a mettere in ipnosi le persone solamente con le parole. Se vuoi approfondire la sua storia, visita il mio blog sulla PNL.
http://programmazioneneurolinguistica.blogspot.com/
Ma torniamo all’ipnosi applicata all’ospedale di Liegi, considerata dalla Dottoressa Marie Elisabeth Faymonville, l’anestesista, un’alternativa efficace che riduce gli effetti collaterali provocati dall’anestesia e accelera il recupero della vita attiva. L’ipnosi riduce, inoltre, durata e costo delle operazioni. Niente male.
Sarei curioso di sapere se viene già applicata anche negli ospedali italiani. Qualche amica, amico è in grado di esaudire la mia curiosità? Se si, aspetto i vostri post.
Giancarlo Fornei
Fonte: Esplora – Febbraio 2005
Fantastico. Alcuni giorni fa ho ripreso in mano una vecchia rivista e quando ho letto l’articolo stentavo a crederci, poi leggendolo meglio, ho trovato un riferimento all’ipnosi detta “Eriksoniana”, dal nome del suo inventore, il grande psichiatra americano Milton Erikson.
Allora mi sono detto: possibile, anzi, possibilissimo. Devi sapere che Erikson è stato il più grande ipno-terapeuta esistito al mondo, ed era famoso perché riusciva a mettere in ipnosi le persone solamente con le parole. Se vuoi approfondire la sua storia, visita il mio blog sulla PNL.
http://programmazioneneurolinguistica.blogspot.com/
Ma torniamo all’ipnosi applicata all’ospedale di Liegi, considerata dalla Dottoressa Marie Elisabeth Faymonville, l’anestesista, un’alternativa efficace che riduce gli effetti collaterali provocati dall’anestesia e accelera il recupero della vita attiva. L’ipnosi riduce, inoltre, durata e costo delle operazioni. Niente male.
Sarei curioso di sapere se viene già applicata anche negli ospedali italiani. Qualche amica, amico è in grado di esaudire la mia curiosità? Se si, aspetto i vostri post.
Giancarlo Fornei
Fonte: Esplora – Febbraio 2005
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