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Un esempio di città romana: Aosta!

Un esempio di città romana: Aosta!

Un esempio di città romana: Aosta!

 

Fondata nel 25 a.C. dal console Terenzio Varrone Murena come colonia per i pretoriani (da cui il nome di Augusta Praetoria), Aosta rappresenta uno degli esempi migliori e meglio conservati di città sviluppatasi su un impianto romano, come testimonia il centro storico attuale che corrisponde esattamente all'antico piano urbanistico nella sua forma rettangolare e nel tipico orientamento nord-est-sudovest.

I Romani scelsero di fondare la colonia alla confluenza del fiume Buthier con la Dora Baltea, nella zona in cui si uniscono le strade che portano ai valichi alpini fino ad allora non occupata da alcun insediamento e si basarono sulla conoscenza morfologica del territorio, in modo che la pianta della città seguisse i limiti naturali della zona.

 
 

L'arco di Augusto ad Aosta fu edificato nel 25 a.C. in occasione della vittoria dei Romani sui Salassi ad opera di Aulo Terenzio Varrone Murena. 

Si trova in asse con il decumanus maximus, poco distante dal Bourg Saint-Ours (quartiere della Collegiata di Sant'Orso) e dall'ingresso orientale della cinta muraria (la Porta Prætoria).

  • Costruito in blocchi di conglomerato, l'arco presenta un solo fornice di 11,40 metri di altezza sotto la chiave di volta. La sua fornice è con volta a botte, costituita da un'estensione in lunghezza di un arco a tutto sesto.

Nel Medioevo, venne denominato Saint-Voût (francese per "Volto santo") da una immagine del Salvatore che vi era stata collocata; anche come "Santo voto" (Saint-Vout), poiché il monumento era anche meta di processioni finalizzate a chiedere intercessione o per ringraziare di uno scongiurato pericolo, per esempio in occasione delle frequenti esondazioni delle acque del vicino torrente Buthier. 

Durante il XII secolo l'arco ospitò la dimora di una nobile famiglia locale e nel 1318 si costruì al suo interno una piccola fortificazione destinata al corpo dei balestrieri. 

Nel 1716, a causa delle numerose infiltrazioni che stavano compromettendo l'integrità del monumento, l'attico che anticamente lo coronava venne rimpiazzato da un tetto in ardesia.



Oggi la città mantiene vestigia antiche ben conservate: 
  • la cinta muraria, rinforzata in origine agli angoli da quattro torri equidistanti delle quali solo due ancora esistenti, è ancora visibile così come il ponte romano sul fiume Buthier;
  • arrivando da est si incontra l'Arco di Augusto che fu edificato a un solo fornice inquadrato da semicolonne corinzie e che aveva funzione di confine.

All'interno della città, superata la Porta Praetoria (uno dei massimi monumenti della Valle), si possono visitare i resti dei palazzi pubblici, il Teatro e l'Anfiteatro e il Foro che non è stato ancora del tutto scavato e che era circondato da colonnati.
  • Ma ciò che colpisce maggiormente il visitatore sono le Terme costruite tra il I e il V secolo d.C. che occupavano probabilmente un'area piuttosto estesa comprendente palestre, giardini e fontane.
All'esterno della città sono state individuate alcune necropoli e resti di ville, mentre nel resto della Valle esistevano centri abitati minori e impianti produttivi che approvvigionavano l'antica Aosta sfruttando per l'agricoltura la poca pianura e le pendici collinari.




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